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Luigi Carboni nasce a Pesaro nel 1957.
Utilizzava frequentemente oggetti geometrici, liberamente organizzati in rapporto ad una struttura reticolare. La griglia poteva identificarsi con una rastrelliera in metallo o, più semplicemente, con il modo stesso in cui gli elementi del lavoro erano stati ordinati: in ogni caso la sua forza organizzativa era fortemente presente. Da tale combinazione, scaturiva un gioco ambiguo fra la struttura e l’applicazione libera della pittura, e fra la pittura e le forme solide degli oggetti che, a loro volta, trovavano il loro punto di riferimento nella griglia.
Il colore si alza dal piano, cattura e riflette la luce e le ombre, ma la ripetizione di certe forme sussurra che il reticolo è ancora presente.